menu

 photo home_dpdp_zps5d54fd4e.png  photo chi_sono_dpdp_zpsfb5fadb6.png  photo ricette_dpdp_zpsd793bcb7.png  photo link_dpdp_zpsc837a305.png

Mangiare Matera: la frolla con la semola e le mini pies d'autunno

Con questa ricetta partecipo al meraviglioso concorso organizzato da Mangiare Matera, che ci ha dato l'opportunità di sperimentare ricette con ingredienti pregiati e genuini della tradizione lucana, tra cui la semola di grano duro rimacinata Senatore Cappelli, che non avevo mai avuto l'occasione di utilizzare. 


Ho voluto impiegarla in un dolce che sapesse d'autunno, semplice ma delizioso, senza fronzoli ma dal sapore genuino che riesce a conquistare anche i palati più eccentrici. D'altronde non è proprio così la Basilicata? Una terra dalla bellezza estremamente semplice, vera, che ti irretisce senza inganni.

Il risultato è stato sorprendente: una frolla friabile e croccante al tempo stesso, non troppo burrosa ma soprattutto incredibilmente aromatica! La semola regala un profumo intensissimo, amplificato... non immaginavo che la differenza si percepisse così distintamente! 
Anche dal punto di vista della consistenza l'impasto ne guadagna: è più semplice da lavorare e da stendere, non si straccia, resta bello compatto e perfettamente liscio (non so a voi, ma a me spesso capita di avere qualche problemino, con le frolle). 

Insomma, posso dire di aver trovato LA ricetta per la pasta frolla. LEI. QUELLA PERFETTA. QUELLA CHE NON TI TRADISCE. QUELLA CHE NON CAMBIERAI MAI

Ingredienti per la frolla

170 g farina 00
100 g semola di grano duro rimacinata
4 cucchiai scarsi di zucchero alla vaniglia homemade
140 g di burro a pezzetti, non troppo freddo
scorza di 1 arancia non trattata
acqua qb


Unite farina, semola, zucchero, sale e scorza sulla spianatoia, fate un cratere e al centro mettete il burro, impastando delicatamente con i polpastrelli finché non otterrete un composto sabbioso. Unite qualche cucchiaio d'acqua (a me ne sono serviti 3, ma dipende dalla farina che utilizzate) fino a che non otterrete un impasto omogeneo e liscio. Fate riposare in frigo per almeno mezz'ora. 
                                                                                               --

Con questo impasto potete fare ciò che preferite. Io mi sono lasciata guidare dalla stagione e soprattutto dai profumi. Volevo ottenere delle tortine che sprigionassero un aroma irresistibile e invitante che richiamasse l'autunno, le passeggiate in cerca di castagne, con le foglie secche che scricchiolano sotto i piedi, le serate pigre e casalinghe passate davanti al caminetto. Comfort food all'ennesima potenza, insomma.



Ingredienti per le mini pies d'autunno

(per 8-10 mini pies)

2 grosse mele golden sbucciate e tagliate a dadini
1 limone (scorza e succo)
3 cucchiai di zucchero di canna
1 noce di burro
1 pizzico di cannella
1 pizzico di noce moscata
qb di crema di marroni

I. Fate sciogliere il burro in una padella e unite le mele, le spezie, il succo e la scorza del limone e lo zucchero di canna. Fate cuocere circa cinque minuti, giusto il tempo di far ammorbidire le mele.

II. Stendete la frolla e ricavatene 8 dischi di 8 cm di diametro; disponeteli sul fondo di una teglia da muffins e bucherellate la pasta con una forchetta. Farcite ogni base con un cucchiaio abbondante di crema di marroni e poi con le mele speziate. Impastate la frolla rimanente e ricavatene 8 dischi di 7 cm di diametro (io ho utilizzato 2 bicchieri di diametri differenti); coprite ogni base con il coperchio di frolla e spennellate con un tuorlo sbattuto insieme a qualche goccia di latte.

III. Infornate a 180° per 20 minuti circa, o comunque fino a doratura. Lasciate freddare le mini pies all'interno dello stampo prima di estrarle.



NB. Con la pasta avanzata preparate qualche biscotto. Vi verrà voglia di impastare ancora, ancora e ancora!



Qui il post di Scatti Golosi dove potete leggere info sul concorso!


Albicocche al forno con pistacchi e yogurt

albicocche-pistacchi

Ecco un dolcino fresco e leggero ma pieno di gusto, che fa apprezzare al meglio il sapore acidulo e insieme dolcissimo delle albicocche.

Io l'ho mantenuto davvero basic ma volendo, ci si può sbizzarrire per arricchirlo e modificarlo: si può aromatizzare lo yogurt con dello sciroppo d'acero, della vaniglia (i semini della bacca, OVVIAMENTE), della scorza di limone e/o arancia... si possono sostituire i pistacchi con mandorle, nocciole o la frutta secca che preferite... aggiungere semi di papavero per un bel contrasto di colori oppure biscotti sbriciolati.

Potete anche provare a cospargere i vostri bicchierini con questa favolosa granola fatta in casa (in quel caso, da mangiare per colazione, più che per un dopo pasto!).

albicocche al forno

Una crostata brutta. (crostata integrale alle more)

bluepie

Ci sono momenti in cui si desidera creare qualcosa di bello. Qualcosa che sia semplice ma perfetto. Qualcosa che ci faccia sentire orgogliosi del nostro operato.

Io mi sentivo così mentre impastavo la frolla per questa crostata: trepidante e fiduciosa come al primo giorno di scuola (elementare eh, ché alle superiori casomai il primo giorno di scuola mi sentivo sconsolata e sgomenta), sicura che se avessi messo tutto l'amore e la pazienza necessari in ciò che stavo preparando, il risultato sarebbe stato entusiasmante. 

Ebbene questo è stato il risultato. La crostata alla confettura più brutta che si possa immaginare. Quella che tutti sanno fare. Quella che tutte le mamme del mondo preparano ad occhi chiusi. Quella che viene bene anche alla tua amica imbranata che non distingue il sale dallo zucchero. Ed io, siccome sono masochista, ve la propongo anche qui, su una piattaforma pubblica, incurante del sicuro linciaggio che la cosa mi procurerà. Iniziate pure con gli insulti.

crostata


Però è buona. Davvero! Perché è una frolla totalmente integrale e dunque ha un sapore rustico e deciso ma non stucchevole, che si sposa alla perfezione e contrasta con la dolcezza della confettura (nel mio caso, di more, perché si sa che le crostate di more sono le più romantiche - non questa, però).

Vi lascio la ricetta solo perché vorrei dare una speranza alla frolla integrale, usata poco nelle crostate casalinghe e che invece, a mio parere, regala davvero una marcia in più! Se sarete più abili di me - e sono sicura che non sarà difficile - il risultato che otterrete sarà molto più aggraziato del mio, non ne dubito.

PASTA FROLLA INTEGRALE

500 g di farina integrale
250 g di burro a pezzetti a temperatura ambiente
3 cucchiai di zucchero di canna
2 uova a temperatura ambiente
1 pizzico di sale

Sabbiate la farina con il burro, lo zucchero e il sale. Create un cratere al centro del composto ed unite le uova. impastate fino ad ottenere una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo per una mezz'ora. 

PER LA CROSTATA

500 g di confettura a scelta (more, nel mio caso)

Riscaldate il forno a 180°. stendete la frolla con il mattarello e adagiatela sul fondo di uno stampo da crostata; bucherellate il fondo di frolla e farcite con la confettura; decorate la superficie della crostata con strisce di pasta. cuocete per 40'.

crostatamore



Centrifugato di MELA VERDE, CAROTA E SEDANO

centrifugato1

La ricetta sta tutta nel titolo e l'unico requisito indispensabile per poterla replicare è, ovviamente, possedere una centrifuga.
Io ce l'ho da diversi anni e non posso davvero farne a meno: quando ho voglia di una bevanda un po' detox, fresca e colorata, quando sto per iniziare una dieta e il mio mondo sembra essere imploso in un deprimente buco nero senza fine, quando necessito di qualcosa che mi faccia passare i sensi di colpa per l'aver mangiato troppe fette di torta beh, la centrifuga corre sempre in mio aiuto!

E poi diciamolo: è MARZO. Nessuno se ne è accorto, ma è arrivato, è qui. E anzi: sta finendo. E io l'ho ignorato, come ogni anno. E dopo Marzo c'è Aprile e sarà già troppo tardi. Sapete a cosa mi riferisco, vero? 

Dunque se volete inaugurare la vostra lista di buoni propositi primaverili con un gesto propiziatorio e benaugurale, tirate fuori la vostra centrifuga e brindate alla vostra forza di volontà. 

Lavate 2 CAROTE, 1 MELA VERDE e 2-3 COSTE DI SEDANO. Riducete il tutto a cubetti e centrifugate. Stop. BEVETE SUBITO(Perché altrimenti il succo si ingrigisce e cambia di sapore, e allora addio buoni propositi!).

VARIANTI: potete unire un pezzetto di zenzero fresco, del succo di limone e/o di arancia. 

centrifugato2

Biscottini morbidi e leggeri al cocco e vaniglia



Ci sono momenti in cui vengo colta da un’improvvisa e violenta crisi di astinenza. Senza avvisaglie di alcun genere il corpo e la mente mi ordinano all’unisono di procurarmi al più presto un odore ma soprattutto un sapore ben preciso: IL COCCO.

Come altri ingredienti (vedi cannella, nocciole), anche il cocco nella mia famiglia è bistrattato, nonché odiato; e proprio come gli altri ingredienti, ahimé è tra i miei preferiti in assoluto.

Per questo spesso vengo colta da una crisi di astinenza. E allora come placare questa voglia irrefrenabile in modo rapido e facile? Preparando questi deliziosi biscotti morbidi, che sul libro da cui provengono vengono chiamati macaron

A quanto pare la versione americanizzata dei classici dolcetti francesi è proprio questa… mah… io non li riporto con questo nome perché, come vi sarete già accorti dalle foto, non hanno proprio niente in comune con gli originali. 

Ciò non toglie che siano davvero dei biscottini goduriosi e anche piuttosto leggeri (nel senso che non c’è burro né farina, ma attenzione, lo zucchero c’è e come!), dalla crosticina croccante e l’interno morbido morbido, perfetti per il tè o caffè del pomeriggio. 
So che non è una ricetta particolarmente originale o ricercata, ma è davvero un must per chi ama il cocco.

COME SI FANNO?

Accendete il forno a 180° e rivestite una teglia con carta forno. Mescolate in una ciotola 180 g di cocco rapé, 110 g di zucchero semolato (io ho usato quello alla vaniglia fatto in casa, che conferisce ai biscotti un aroma in più) e 2 albumi. Prelevate delle piccole porzioni di impasto con le mani e formate delle palline, disponetele sulla teglia ed infornate per 12 minuti (finché non vedrete che la superficie sarà leggermente dorata); lasciate freddare su una griglia. 

Se volete potete ricoprirli di cioccolata fusa, al latte o fondente per ricreare una sorta di “bounty” casalingo.

Bread per la colazione ai datteri e noci



Con la ricetta di questo bread vi auguro BUON NATALE, BUON ANNO e BUONA EPIFANIA

Non starò qui ad elencarvi i motivi per cui non ho potuto postare ricettine natalizie ipercaloriche che nemmeno correndo per 3 ore con in braccio Giuliano Ferrara sareste riusciti a smaltire..................................... cosa stavo dicendo? L’immagine di me con in braccio Giuliano Ferrara mi ha disorientata. Mi fa sempre quest’effetto.

Comunque eccome se ne ho fatti, di dolcetti ipercalorici: budini di pandoro, zabaione, biscotti, crostate speziate
Semplicemente, sono stata fagocitata dal turbinio natalizio, dalla frenesia, dal caos. E la voglia di riesumare la Reflex e cercare disperatamente un angolo luminoso per tutta la casa non si è fatta sentire.


Resta una certezza su tutte: Gennaio è il mese ufficiale del RICICLO FRUTTA SECCA.  Per tutti noi.
Dunque ho pensato di condividere con voi questo delizioso cake che è balzato istantaneamente nella mia personale top 10  dei “dolci –comfort”, “da freddo”.
Con il suo sapore corposo, ricco, aromatico questo è un cake esclusivamente invernale, post-natalizio ma da poter preparare anche durante le Feste (ormai, quelle dell’anno prossimo!), confezionare e regalare agli amici!

Per facilitare la preparazione, ho suddiviso gli ingredienti e le varie fasi di cui si compone la ricetta:

FASE I.

225 g di datteri secchi di buona qualità, privati del nocciolo interno e tagliati a pezzettini
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
240 ml di acqua bollente
1 pizzico di sale

Unite tutti gli ingredienti in una ciotola e lasciate ammorbidire i datteri per una mezz’ora, comunque finché l’acqua non sarà diventata a temperatura ambiente.

FASE II.

200 g di farina 00
60 g di farina integrale (mia modifica, l’originale prevedeva tutta farina bianca)
110 g di zucchero di canna
1 cucchiaino e ½ di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella (che io ho dovuto omettere, pena la fucilazione da parte dei membri della mia famiglia)
115 g di burro morbido a pezzetti

Ecco la particolarità della ricetta: invece di procedere come un normale cake, o bread, qui si uniscono gli ingredienti secchi in una ciotola e poi si aggiunge il burro morbido e si sabbia il composto: proprio come una frolla! Non vi nascondo che mentre procedevo così continuavo a leggere e rileggere la ricetta, pensando “Ma davvero devo fare così? No forse ho tradotto male, no no, non può essere! Ma sì, è proprio così!” Insomma voi non lasciatevi intimidire dall’inusuale, non siate pavidi, adottate una atteggiamento zen e procedete sereni e tranquilli.

FASE III.

1 uovo
Scorza di 1 arancia non trattata (mia aggiunta)
1 cucchiaino di estratto naturale (badate bene: NON essenza)di vaniglia

Sempre più strano: a questo punto, proprio come una frolla, dovete rompere l’uovo in una piccola ciotola, aggiungere la scorza d’arancia e la vaniglia, sbattere qualche secondo con una forchetta e versare il tutto sul composto di farina e burro (FASE III DENTRO FASE II), mescolando. Di nuovo, mantenete un atteggiamento zen.

FASE IV.

50 g (anche 60) di noci spezzettate grossolanamente (se riuscite a trovare le pecan presumo che non ci starebbero affatto male… per me restano un miraggio)
La FASE I (i datteri ammollati nell’acqua)

A questo punto mi sembra piuttosto scontato ricordarvi di NON scolare dall’acqua i datteri, poiché sarà proprio quello il liquido che vi permetterà di rendere il vostro impasto morbido e decisamente più rassicurante: dunque unite all’impasto i datteri con la loro acqua e le noci, mescolando. Appena avrete ottenuto una consistenza omogenea rovesciate l’impasto in una teglia da plumcake imburrata ed infarinata e cuocete in FORNO CALDO a 180° per 1 ora (fare prova stecchino). Lasciate freddare prima di assaggiare!


NB: questo bread si conserva benissimo per 4 giorni buoni, il che vi permetterà di avere la colazione pronta per quasi tutti i giorni lavorativi! 
Creative Commons License
Dalla parte dei pasticcini by Carlotta Ercolini is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
Based on a work at dallapartedeipasticcini.blogspot.com.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://dallapartedeipasticcini.blogspot.com/.